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ASFISSIA 42​°​14​′​13​″​N 13​°​53​′​54​″​E

by L P E

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1.
2.
PER ANTONOMASIA [Promo] Via lattea, ti prende male o a satira? Ossa tirate a specchio, spacco spicchi, ma niente si divide al meglio, allevo calma con cui allevio veleno dentro, selvaggio velo servo del volere, evolvere il di nero in zero completo, spreco che poi impreco quando vedo il vero, esiste!, e l'esistenza non si nasconde in un blister. Clistere dell'essere umano, ma umano un po' di meno; chiedimi la mano, ho già imballato un braccio, aspetterei un ricambio, ma aspetterei un altr'anno dopo un letargo. Targo lettere in lettiere, letame in metallo, finiamo in stallo. Nuovi neuroni che installo, stacco e incastro, castro stregoni agonizzanti, lasciano magoni come vagoni, inghiotto noci nocive e voci vicine vanno in vortici, brividi in cornici e cortocircuiti curdi pur dÏ liberarmi per un dì, scleri crudi e credi rudimentali chiedono altri aiuti, sudori futili, fulcri di stupidi furbi, sento disturbi ma non mi stupisco pi˘ di cosÏ e di 'sti tempi stupidisco visti i visi, disti, pochi metri da cavità, avida vitalità avvita ali pesanti come aliti d'animali in cattività, attivati che è già tardi. [Rit.] Parti bene per poi ritrovarti male, chiederesti altro, io darei se potessi avere tanto, ma per antonomasia sono nato per scomparire come te, con te, con niente in mano. [eNosferato] L'esasperato in speme da urli con solidarietà, solo elegiaco tono. Sono aspetti solipsistici di sti cimeli analogia con l'uomo. Memento nei meandri mendicanti seguaci dieci sephirot filtri interstellari da parte a parte in aria barbarie da paria carie corrosiva inàne all'iniquità acquitrino malsano, da suite adibito, abitato da pieta - guardia vieta - patria assetata di pietà. Volto impunito, indurito ritorno all'ecstasy: destini distinti, vivi estinguendo l'animus intorno assuefazione alludendo alle stanze di un canto macabro. Olio su protocollo e brodo galattico imbroglio in toto; sutura di opposti poli nel vuoto. Loto in sutra. Letargo d'altrui rifiuto occludendo vista. "Istae vobis erunt perpetuae nuptiae". Eludi regole, su chicchessia fiala di deboli melodie fittizie, armonie lievi divine diviene l'evo di mine. Anomalie longeve in geni stipati in stipiti ...Divelsi l'ostensore della forma...Carica! Tenacia prossima allo zelo duole come suole, lode intensifica la mole di massa autogena in cenacoli irati crisalidi bidimensionali intingono odio in tutti i lati. [Rit.] Parti bene per poi ritrovarti male, chiederesti altro, io darei se potessi avere tanto, ma per antonomasia sono nato per scomparire come te, con te, con niente in mano.
3.
03) ZANZARE 02:57
ZANZARE [eNosferato] Atavismo astruso, antropomorfizzare zanzare nonsense innanzi a ostili altari danze, tipi di piaghe. Con gèranos connesso a declivi discendi mo... Asettici in setti, aspetto messianico azzera intelleto di netto. Risvolto piatto donde attendendo lodi, gola, alibi alimenta brama di fama disabile esangue verme sanguisuga si dilegua, colma mefitico l'esito e un homer a testa come doppia razione di coma. Modulazione. Lancio lazo e raggi laser ma cado, stimolo omologato legato olocausto: vittima idonea al soave odore di liquido impasto. Cannibale mandibola stacca la carne nuda, gola, sangue mi asciuga morbi rimembrando morsi da canini in deserti: nidi di serpi. Preleva elevazione di dazio tassonomia in certi equilibri indelebili, insetti, difetti in fetide latrine mentali concetti, contatti pungenti dopo unguenti. Stato di stenti introdotto dall'arsenico prodotto crisi in casi estremi morti i semidei, ecchimosi nei miseri volti oblunghi nella bolgia dimora calca d'inganni. Succhiasangue, uomini-zanzare, ancora immerso nella Torah, corsia in cui sotterranei biblici Baal ingoiano infanti, contadi divisi a Canaan. Nel pelago naufragio di egoismo nell'istmo. [Promo] Maledico! ogni singolo individuo ingoia-globulo, ed io non individuo fuga, impreco dio in un odio puro, olio sul bulbo allevia il fastidio anestesia che sfiata in afa fantasia filata via, ira, proporzione corporale maggiore in un colpo mira, l'ho fatta finita?! ...No! ... l'ha fatta finta, abilità o magia!? apatia che mi riabilita al mio habitat, chiudo palpebre all'alba, palpa calma, chiama salma, inerme in una stanza io, la sua pietanza chiedo pietà!, trepida mandria inietta in cute tiepida epidermide e per di pi˘ perdi in piedi. Echi di urli epici, erpici circondano cervelli, cerchi perchè devi eliminarle? o cerchi di evitarle? qualsiasi punto pungano è vitale, qualsiasi poro spurgano è essenziale, per loro è come oro; io provo dolo dopo e forse provo il volo, corpo in fuoco rosso inforno infondo affondo unghie in un prurito infinito e ti dirÚ che non rido, ritorno mentre grido, giro in grigio, esigo buon umore. Infliggono aculeo acuto, acume fermo in punto vacuo, divulgo e vago, fagocito fango in gola, ombra colla, sagoma cola, con la speranza sacra che diano pace per un ora. [Rit.] È una guerra persa e sarò succube succulento, mi beve lento e vede che sclero ma forse si diverte, o veramente vuole il mio scheletro? spero di no, ma di notte le maledirò di certo.
4.
VISO VACUO [eNosferato] Coricato su reti, neri origami letali. Collaudo gaudio, cadi in turpi auspici, pantheon tali da puri lupi, dirupi, onnivori poli, inopinabili voli associativi, complesso inferenziale in distorsione: tossici veleni. Veleni fallaci teoremi. Rapina a riparo da pira relegando logora dose porpora; in classe abietta o d'elite relitti seminano anonimi gomiti come rettili sulla terra nuda. Ottusa esclusiva scusa. Diverse dinamiche, stadi perniciosi in madre Terra all'ombra di stabili isolati, gravi stati labili, idolatria, tribolazione, diatribe, intrighi di una tribade; aumenta la velocità in circolazione.Maschere tascabili e viso scavato astratto, feto in viscere discerne futuri muti, arti divelti ad arte, scudi, nudi nel verecondo raggio solare. Vortici e affondi nella spirale. Aratro fende fetenzia a densità diverse in corsi d'acqua; corpi arsi dal fuoco dei vizi morsi... Assaggia la morte a sorsi. Locomotiva coma, corpi marci nocivi, bacini d'oblio, ordigni fisici, zero limiti, declivi ripidi recidivi. Illusi reduci di circumnavigazione astrale di pianeti acidi; artifici fugaci messi alla massa da strateghi. [Promo] Interpolo una tangente in mente, flette, lettere alle tre, flussi di calumet scaldano cuore igloo, tv tatua totem di moti al flambè su pelle surplus . Iperflux-Hulk sul loop-full off-beat, pitbull, bulldog puntano umani, generazioni unite in un easyfeel, visi finti, cambia film, patafix su corde vocali; vocazioni volgari abbattono galanti e galà volanti e demenziali, aumenta l'aria che respiri, arrivi a crisi e avvisti spiriti, ti aspiri a libri ma non vibri in armonia e la fine te la scrivi. Schivi spigoli e ti schifi di chi ti toglie chili, ma chi li ammazza!? Sei armato di pigolii e vicoli cechi, esci da schemi scemi, scempi ,esempi di esperimenti nelle menti, tu in cosa speri? Io se potessi sparirei o al massimo sparerei! Solo li capirei o apparirei solo letale o solo cosa casuale, (capirai già lo sei!). Lego pitoni ai bottoni di un delay, lesioni su illusioni, fusioni di monsoni di monsignori, lasciano collisioni e suoni microscopici, scoprici in scleri ed escono esoscheletri.
5.
TRASLAZIONE [Promo] Patrimonio lunare, parto uomo razzo, mi involo in un involucro, avvolgo corpo, morbo fuggitivo,viso opaco, pacco mina, morbido dormo su carro intergalattico poi calo cargo, salgo largo, lego galassie glasso vitreo vetro oblò oblio obbrobrio oibò! brò! Sono sotto brio-droga, brodo primordiale abroga, acrobazia m'imbraga il corpo come cobra; bracca roba strana senza forma, informa e deforma format, orma che sovrasta ed estrapola prova sorda, sommo cosmonauta ti dilava il sonno, vuoto suono rompe sottosuolo, fotto fuoco solare dal lunare luogo, uovo del nuovo uomo, illuminare il logo Golgota, tolgo gola, soffoco parola in parabola nuova, imparo vocabolo oscuro, apogeo chiuso! Escludo puro schiudo materia vera in polvere sulla terra, involvere le forme in ombre, enorme cratere trema ferma freddo pianeta in emblema, afferma, dimena membrana nera, membra sembra che rimembra e assembla deja vù di vecchia era, ora crea vita nova in crepa segreta , segrega creta terra, defeco flemma, sferra! meteora seca testa. [eNosferato] Interstizi in terra molle ove desidia in desiderio accumula dissidio, gelido rido. Di trasparenza prove, vago di lido in lido odi misti suoni di origine eterea, sistro. Dispotica alla vista la rea Terra su retina; policrome ali in contraddizione con stadi puri cori da qui di casti coreuti liturgie dei padri elargite in leggiadre ninfe; enfasi, enfie fatue labbra aborigene, azzardato baluardo terrestre che m' avvolge. Corro concitato in anima acescente su cicatrici in nuda laguna. Luna chiedo venia. Virus venenum segna la parte che da pura viene indegna. Anestetica oblivione, coniugo onanisti in omelie nominali, monili in mulini immuni. Da suoli volo su bianche infanti squame amebe...le odo; a modica distanza dal policromo dò ultimo verso al bianco volto scorgo i suoi perfetti lineamenti e approdo sui quattro elementi lagrimanti macchiati dall'uomo. Comico esilio solo so che si astiene il sasso in esso a diventare umano.
6.
06) ASFISSIA 03:33
ASFISSIA [eNosferato] Assiduo sibilo di sonagli inali draghi in ottani aurali autismi asma, calma asfissiante e crani lesi. Esigua audacia in decibel l'apice tocca a sponte cantiche claudicanti echeggiano in etere da lungi arpie raminghe a sponde d'avorio romite evirano ossessivo insidioso desio ricuso, elemosina abuso, esala lezzo d'usura. Falsa la cura, placebo lo tramuta in patibolo omine succube in luoghi d'abominio elimino mura. Vittima in decubito capita tachicardia, da cavità fuoriesce la scia. Scienza ad hoc, dolo contro sodoma modula moda, la frequenza simile anomala emana dall'Himalaya affannosa lena cancrena. [Promo] Anaerobico Promo, devolvo in spora, esplora folla in aria carbonica, cronica cronaca ruvida gola inala soda, carotide chiusa! Pleura in fuga su una piuma sublima polmoni, alveoli al vento nei bollori, sento bolidi tetrapodi, strappo aria! Estrapolo bradipi da trampoli vocali, calci ai toraci, coste rotte, croste in capillari frost, sosto scomodo all'inchiostro degli spot. Stop! Depisto il pessimo imposto nell'ossigeno estinto, esigo flebo! Lembo cotto al freddo di un emisfero in vetro, esisto al vero che mi creo, crepo in asfissia, lobotomia opera l'uomo in botola, polvere inocula epidemia, mia apatia sciapita lascia scia, accascia busti bluastri in busta chiusa, ermetica e contusa; l'agonia è conclusa, succhia encefalo poi lo risputa in Autan. AUTANasia suicida rigurgita male, rimane sale sulle salme, non circola più aria e grava lava sulla cloaca, clava sulla natica, alti cardini blindano arti! Arterie e macerie, e vecchie materie drogano talami, calmi! Riprendiamo i fiati da sfiati otturati, fati fatali, alito spasmi alati. [Rit.] Manca l'aria soffochiamo piano tutto scritto dentro al grande piano (che ha poco di umano).

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All tracks produced by Low'n'Zac, Promo, Enosferato
Mastering by Tommaso Bianchi @White Sound Mastering Studio, Firenze

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released June 8, 2012

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